Recentemente Google ha aggiornato le linee guida che permettono ai siti web di essere trovati, indicizzati e posizionati al meglio nel motore di ricerca e le indicazioni di quello che non va fatto per non essere penalizzati.

Di seguito analizziamo i vari punti su cui Google ha puntato.

ROBOTS.TXT
Parlando di File robotst.txt Google dice inoltre di consentire la scansione di tutte le risorse del sito che inciderebbero notevolmente sulla visualizzazione delle pagine (ad esempio i file CSS e JavaScript che incidono sulla comprensione delle pagine). Pensiamo che sia giunto il momento di mettere del testo SEO-friendly dentro le foto, in quanto è stata eliminata la frase “Il crawler di Google non riconosce il testo contenuto nelle immagini”.

SITEMAP
Prima: si doveva creare una sitemap che rimandava alle sezioni più importanti del sito e suddividerla in più pagine se conteneva “moltissimi link”.
Adesso: è consigliato di creare anche una pagina con un elenco leggibile di link che rimandano alle stesse pagine: quindi Google suggerisce di creare una mappa del sito in HTML, utile per gli utenti, oltre alla sitemap in XML.

STRUTTURA DEGLI URL
Prima: se si voleva utilizzare pagine dinamiche (con l’URL che contiene ad esempio un carattere “?”), si doveva tenere presente che non tutti gli spider dei motori di ricerca fanno la scansione sia delle pagine dinamiche sia di quelle statiche.
Adesso: è utile mantenere un numero esiguo di parametri brevi, in quanto Google probabilmente riesce ora a scansionare questa tipologia di URL. Rimane il suggerimento di consentire ai bot di ricerca di eseguire la scansione del tuo sito senza ID sessione o parametri URL che monitorino il loro percorso nel sito.

LINK ROTTI -> CODICE HTML VALIDO
Prima: si doveva verificare la presenza di link non funzionanti e correggerli.
Adesso: ci si deve assicurare che tutti i link rimandino a pagine web pubblicate e utilizzare codice HTML valido.

CONTENUTO VISIBILE
Anche se è in grado di scansionare l’HTML nascosto all’interno di schede o sezioni espandibili, Google considera questi contenuti meno accessibili agli utenti e ritiene pertanto che sia opportuno che tu renda visibili le informazioni più importanti nella visualizzazione di pagina predefinita.

MOBILE-FRIENDLY
Questo è un punto di cui si parla da mesi: Google ribadisce anche nelle nuove linee guida di progettare il tuo sito in modo che sia adatto a dispositivi di ogni tipo e dimensione, compresi computer desktop, tablet e smartphone.

VELOCITÀ DEL SITO
La velocità è un fattore di ranking dal 2010, adesso questo parametro viene ancora più enfatizzato. Google suggerisce di ottimizzare i tempi di caricamento delle pagine, dato che i siti veloci aumentano la soddisfazione degli utenti e migliorano la qualità generale del Web. Puoi testare le prestazioni del tuo sito utilizzando PageSpeed Insights.

CMS
Compaiono Wix e WordPress in un generico “sistema di gestione dei contenuti”. Google dice di assicurarsi che tale sistema crei pagine e link che i motori di ricerca possano scansionare.

HTTPS
Infine un fattore di posizionamento che è entrato nelle nuove linee guida. Google dice infatti di proteggere le connessioni del sito con il protocollo HTTPS, aggiungendo però “se possibile”.

In conclusione le nuove istruzioni per i Webmaster di Google non stravolgono le indicazioni precedenti, ma sottolineano gli ultimi trend: usabilità, accessibilità, velocità, non guardare solo il lato tecnico del motore di ricerca, ma anche quello “umano” dell’utente.